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L' IMPERFETTA -Carmela Scotti- Recensione


Oggi 25 Novembre 2017 è la giornata contro la violenza sulle donne, è sempre difficile parlare di questi argomenti per la paura di sembrare banali e scontati.. La forza che lega le donne è

l' amore che abbiamo per noi stesse, lottare contro uomini che tutto conoscono tranne che la parola Amore e Rispetto...

Carmela Scotti è un autrice palermitana, impiantatasi oggi in Brianza, collabora con diversi giornali, l' imperfetta è il suo primo romanzo

(attendo con ansia il secondo)

un romanzo arrivato finalista al Premio Calvino..

Ho scelto il suo romanzo per parlare di violenza sulle donne perche' lo trovo adattissimo alla tematica..

L' imperfetta è stato il primo libro che ho letto ardentemente due volte..

Catena Dolce è una ragazza di quindici anni legata a suo padre fortemente, hanno un legame indissolubile, quando il padre viene a mancare Catena si sente sempre più sola ed emarginata dal resto della famiglia.. Dopo tante angherie e abusi nei suoi confronti Catena compie una vendetta oscura..

Scappa nel bosco con i soli libri che ora sono l'unica fonte di pace e di svago,

gli stessi libri che il padre le leggeva da bambina,

è impaurita, terrorizzata Catena per un gesto compiuto con terrore e angoscia..

Catena si reinventa una vita tra boschi, rumori di animali in cerca di cibo, tra dolore disperazione e sofferenza sia fisica che morale...

Dovrà continuare a scappare Catena.. Non si fermerà, davanti a niente e nessuno..

L' imperfetta è un libro duro,una favola noir piena di dolore ma anche di tanta forza, la forza che a Catena non manca, fa riflettere su quanto la famiglia a volte non sia per niente protettiva, a volte è tutto l'opposto..

La scrittrice ci descrive in modo armonico scorrevole e dettagliato un testo forte ambientato nell' 800, le condizioni delle carceri e i maltrattamenti subiti dalle donne rinchiuse sia per motivi futili che per motivi più complessi..

E' un libro pieno di argomenti su cui riflettere.. il primo in particolare la violenza sulle donne, la violenza che Catena ha dovuto subire e che porterà con se nel corpo e nella mente per tutta la sua esistenza!

A Catena non resta che sfogliare il suo atlante e ricordare i giorni felice con il suo amato papà.. Aspettando sotto un cielo di stelle la sua pace tanto attesa e sofferta!

Nel momento in cui chiuse gli occhi, io, sua figlia Catena, dissi “padre” per l’ultima volta, perché la parola moriva con lui. Prima, quando mio padre viveva, tutto iniziava, accadeva e finiva. Dopo è stato solo un precipizio, un tempo spaccato, come il fuoco d’artificio nella notte, in mille pezzi e poi più niente.

Leggere un libro non è uscire dal mondo, ma entrare nel mondo attraverso un altro ingresso.
(Fabrizio Caramagna)

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